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I lavoratori di Cavalli occupano le vie del lusso

I dipendenti della maison di moda, che vuole mettere 66 persone in mobilità, hanno organizzato uno sciopero di 8 ore e un corteo lungo via Tornabuoni

Mentre i lavoratori incroceranno le braccia e daranno vita a un sit in davanti alla boutique che si trova in centro a Firenze, la Regione aprirà un tavolo di trattativa con l'azienda e con il fondo Clessidra che controlla la maison di moda.

Due strade per provare a scongiurare l'apertura della procedura di mobilità annunciata dal Gruppo per 66 lavoratori sui 300 che lavorano nello stabilimento di Sesto Fiorentino.

A dare l'annuncio dell'apertura della trattativa è stata la vicepresidente della Regione, Monica Barni che ha raccolto l'invito arrivato dalla consigliera regionale del Pd Monia Monni.

"La Regione ha monitorato tutta la vicenda - ha detto la vicepresidente - e raccolto le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali non solo per i lavoratori colpiti dai tagli, ma anche per il profilarsi di un allontanamento del gruppo dal territorio di Sesto Fiorentino con un enorme impatto sociale".

Una sponda fondamentale per Sesto Fiorentino. “Il marchio Cavalli – ha sottolineato Monni – è conosciuto nel mondo ma ha radici profonde legate al nostro territorio. La situazione di Sesto Fiorentino è ancora più delicata perché siamo in assenza di sindaco. Il Comune è stato commissariato. Manca il primo referente sia per i lavoratori che per le parti sindacali. Il ruolo della politica – ha concluso - è ancora più importante e il compito della Regione più fondamentale”.

Domani alle 9 dunque i lavoratori si riuniranno davanti alla boutique di via de Tornabuoni a Firenze, la strada del lusso e daranno vita a un corteo per chiedere il blocco della procedura di mobilità.