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"I migranti ci costano 88 milioni l'anno"

L'affondo del vicepresidente del consiglio regionale e coordinatore di Forza Italia, Marco Stella: "Ogni rifugiato costa 35 euro, qui ne avremo 7mila"

E' una bocciatura senza appello sull'intero sistema dell'accoglienza dei migranti in Toscana quella che arriva dal vicepresidente del consiglio regionale e coordinatore di Forza Italia a Firenze, Marco Stella.

Dito puntato non solo contro l'impiego di risorse pubbliche per garantire un tetto sopra la testa alle migliaia di persone che sopravvivono ai viaggi della speranza in mare, ma anche contro il recente acquisto da parte della Regione di strutture  abitative temporanea per la primissima accoglienza.

“Con gli arrivi previsti da qui ai prossimi giorni - ha fatto i conti Stella -, la Toscana si appresta a toccare quota 7mila nuovi migranti. Come prevedono le disposizioni in materia, il costo medio per l’accoglienza di un richiedente asilo o rifugiato è di 35 euro al giorno. Questo significa che il costo totale mensile, a carico dei toscani, è di 7 milioni e 350 mila euro, ovvero 88 milioni e 200 mila euro all’anno: sono numeri che tutti hanno il diritto di conoscere”.

A questi conti Stella ha aggiunto quelli relativi all'acquisto delle casette prefabbricate decisa ieri con un'apposita delibera di giunta. Casette che verrebbero collocate nei parchi gestiti, seppur indirettamente dalla Regione. Una follia, secondo Stella.

"La Regione - ha scritto il vicepresidente del consiglio regionale - conferma infatti il suo impegno con uno stanziamento di 290mila euro necessari per le casette prefabbricate; di questi soldi, 100mila euro saranno impiegati per il noleggio, e gli altri 190mila invece direttamente per l'acquisto".

“Noi continuiamo a pensare - ha concluso Stella - che l’immigrazione selvaggia sia un grosso errore, sia per chi viene qui, sia per le popolazioni che accolgono. Nonostante il can can mediatico a una sola direzione, anche nella Chiesa il dibattito è aperto, come dimostrano le dichiarazioni di qualche giorno fa del nunzio all’Onu monsignor Tomasi, che ha invitato a ‘tutelare la popolazione che accoglie e soprattutto a rispettare il diritto dei Paesi a mantenere la propria identità’. Il dibattito è aperto, e non accettiamo che si bollino le nostre posizioni come populiste o demagogiche. Noi siamo per occuparci prima dei toscani e degli italiani”.