Nel 2023 in Toscana sono stati 73.709 i lavoratori domestici, tra badanti (58,1%) e colf (41,9%) regolarmente assunti in Toscana. I dati emergono dal sesto rapporto annuale sul lavoro domestico promosso da Domina, Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico.
I lavoratori domestici sono per la maggior parte stranieri (71,2%) e si registra una netta maggioranza di donne (88,9%).
l lavoratore domestico ha in media 51,4 anni e, per quanto riguarda le settimane lavorate, si registra la prevalenza di chi non ha completato l’anno lavorativo (57,0%). Mentre i lavoratori in convivenza sono il 32,3% del totale.
I datori di lavoro domestico nel 2023 sono stati 78.891, in diminuzione del 5,4% rispetto al 2022. Ed il 4,2% della popolazione è coinvolto nel lavoro domestico.
Il datore di lavoro ha un’età media di 68 anni e sono in prevalenza donne. Solo il 4,6% ha cittadinanza straniera. Complessivamente, nel 2023 le famiglie toscane hanno speso 713 milioni di euro per la retribuzione dei lavoratori domestici tra stipendio, contributi e tfr, i quali hanno prodotto un valore aggiunto pari a circa 1,2 miliardi di euro.
A livello provinciale Firenze detiene il primato per la presenza di colf (35,6%) e di badanti (30,6%). In termini relativi, il capoluogo registra la maggiore incidenza di colf: 11,1 ogni 1.000 abitanti (media regionale 8,4) e lo stesso vale per le badanti, con 14,5 badanti ogni 100 anziani (media regionale 13,2). La Regione offre inoltre il servizio Pronto Badante rivolto alla persona anziana nel momento in cui si presenta, per la prima volta, una situazione di fragilità, oltre a servizi di assistenza e supporto.