Attualità

I pensionati si mobilitano

In 250 stamani al presidio di Cgil Cisl e Uil davanti alla sede Inps a Firenze per chiedere le modifiche al decreto del governo sulle pensioni

Modifiche al testo del decreto del governo sulla rivalutazione delle pensioni: questo in sintesi la richiesta che arriva dal presidio dei sindacati pensionati di Cgil, Cisl e Uil che si è tenuto stamani davanti alla sede regionale Inps.

"Non siamo privilegiati - hanno detto i tre segretari di Cgil, Cisl e Uil pensionati, - I pensionati sono persone che hanno lavorato una vita per far crescere questo Paese. Oggi ci mobilitiamo per chiedere che ci venga restituito quello che ci è stato tolto, così come sottolineato anche dalla Corte Costituzionali. E' una questione di giustizia e di equità".

Circa 250 persone hanno partecipato al presidio per chiedere miglioramenti significativi al decreto del governo.

"E' falsa la propaganda che vorrebbe insinuare una sorta di guerra tra pensionati e giovani - è stato spiegato da Spi, Fnp e Uil pensionati - Non rubiamo il futuro ai giovani, anzi i pensionati in questi anni di crisi sono stati il primo ammortizzatore sociale per le famiglie, vera colonna portante di questo Paese. Adesso non si può pensare di fare cassa sulle spalle dei pensionati".


A margine dell'iniziativa i tre segretari di Spi-Cgil, Bruno Calzolari, Fnp-Cisl, Mauro Scotti, e Uil Pensionati, Alberto Andreazzoli, sono stati ricevuti dal direttore regionale dell'Inps Paolo Sardi, il quale ha preso l'impegno di farsi portavoce delle istanze dei sindacati ai vertici nazionali dell'istituto. 

"Mi sento coinvolto - ha detto Sardi - Mi è piaciuto molto che nell'incontro di stamani sia stato ribadito che l'Inps è di tutti, significa che è un'iniziativa non settoriale ma di ampio respiro".
All'incontro con il direttore Inps Sardi hanno partecipato anche le segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil.