Attualità

I robot fanno a gara a chi salva più vite

Dal 17 al 25 settembre Piombino ospiterà Eurathlon 2015, una competizione tra droni alle prese con il disastro di Fukushima. L'Italia schiera BatiGol

Individuare i corpi dei superstiti e recuperarli, scovare le perdite di sostanze radioattive, mettere in sicurezza la centrale termonucleare e limitare gli effetti degli sversamenti sull'ambiente circostante.

Sono solo alcuni dei compiti che dovranno assolvere i 40 robot che parteciperanno alla prossima edizione di Eurathlon, la competizione robotica internazionale che vedrà misurarsi 150 scienziati provenienti da 21 paesi di tutto il mondo e riuniti in 18 squadre.

Tutto questo nella splendida cornice della città di Piombino, dove verranno ricreate alcune delle condizioni che si sono ritrovati davanti agli occhi i soccorritori intervenuti nel 2011 a Fukushima, quando uno tsunami ha danneggiato una centrale nucleare in Giappone.  

Eurathlon è un progetto finanziato dalla Commissione Europea, ma è soprattutto un'occasione unica per toccare con mano i progressi fatti negli ultimi anni nel campo della robotica applicata, in questo caso alle emergenze.

L'Italia parteciperà alla competizione con un team guidato dall'Università di Firenze che schiererà un drone sottomarino, Filippo, e uno aereo Batigol, utile per riprodurre mappe in 2D delle zone colpite dalle calamità.  Progetti entrambi finanziati dalla Regione Toscana, così come PoseiDrone, un polpo robot capace di esplorare i fondali anche nelle zone più angustie.

"La sinergia tra università e istituzioni - ha detto la vicepresidente della Regione, Monica Barni - è fondamentale sia per aiutare i giovani ricercatori a dare uno sbocco pratico alle loro ricerche. Sia per dare applicazioni le più ampie possibili a questi robot, che sarebbero utilissimi ad esempio per la ricerca archeologica ad esempio sottomarina".