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Uno studente toscano su tre è vittima dei bulli

Secondo l'Ordine regionale degli psicologi, che ha condotto la ricerca, lo scarto rispetto alla media nazionale è di oltre 10 punti

Sono gli stessi studenti delle scuole superiori intervistati nell'ambito dell'indagine a dichiararsi vittime, nel 36% dei casi. Tra i dati raccolti spicca anche il 70% dei giovani che dicono di conoscere coetanei coinvolti in episodi di bullismo. 

Un fenomeno che si lega a quello altrettanto rilevante della dispersione scolastica. Secondo la ricerca, "i ragazzi hanno chiaro che le relazioni con i pari e con gli adulti di riferimento rappresentano la motivazione più forte in grado di contrastarla". Sono gli studenti stessi a dichiarare che "l'abbandono può essere ridotto dalla disponibilità dei professori e dall'appoggio dei compagni di classe, che vengono ben prima della motivazione allo studio". 

Il problema, secondo, il presidente dell'Ordine degli psicologi della Toscana Lauro Mengheri, nasce dai pregiudizi creati dalla paura e anche da campagne di informazione non adeguate: "Basti pensare alla cosiddetta 'ideologia gender', teoria inesistente, che forte delle insicurezze che caratterizzano il nostro tempo tenta di far leva sui genitori convincendoli che la scuola insegnerà ai loro figli a scegliere il proprio sesso, gettando fango sulle proposte di educazione alle differenze che molte scuole già propongono".