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Il balzo bio dei produttori

Crescono i produttori del 12,3 per cento, le superfici e le colture del 15,8 per cento, specie per l'olivicoltura e i cereali. L'analisi di Coldiretti

A spingere la crescita del biologico l'aumento del 20 per cento degli acquisti di alimenti prodotti senza l'uso della chimica e il contestuale boom dei consumatori che cercano la garanzia "Ogm free". 

E' quanto emerge da un'analisi di Coldiretti Toscana sulla base dell'ultimo rapporto Sinab all'indomani dell'incremento delle risorse, +25 milioni di euro, stanziate per l'agricoltura biologica dalla Regione Toscana. 

Con l'impennata della domanda di prodotti bio in crescita anche i produttori. In Toscana, a fine 2014, secondo il rapporto del Sistema di informazione nazionale sull'agricoltura biologica, sono stati 4.156 gli operatori (+455) per una superficie complessiva destinata pari a 118mila ettari. 

Le principali colture sono le foraggere (32mila ettari), i cereali (19mila ettari) che hanno subito una vera e propria impennata, l'olivo (13mila), la vite (9mila). Per le superfici a biologico la Toscana è 6/a, in Italia, con il 13,90 per cento (la media nazionale è 11,17 per cento).

"Un exploit da ricondurre - spiega Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana - all'attenzione per il benessere, la forma fisica e la salute, oltre che la crescente diffusione di intolleranze alimentari. In Toscana le aziende agricole hanno scommesso, già da molto tempo, sulle produzioni biologiche ed i risultati di oggi dimostrano che hanno avuto ragione. E' stata importante, per incentivare il bio, anche la politica della Regione Toscana che ha messo a disposizione delle imprese risorse importanti. La nostra rete di vendita di Campagna Amica ha impresso una notevole accelerazione al settore".