Attualità

Il Bundestag a scuola di accoglienza migranti

Una delegazione di 5 parlamentari del Bundestag tedesco ha fatto visita a Firenze all’ostello di Villa Camerata dove vivono 96 migranti

Il modello di accoglienza migranti fa scuola insieme alle buone pratiche e la partecipazione dei giovani richiedenti asilo ai lavori socialmente utili, ai progetti di recupero ambientale o di sistemazione di arredi e spazi urbani, che stanno favorendo sul territorio conoscenza e coesione sociale.

Così, incuriositi e per studiare più da vicino questo modello, una delegazione di cinque parlamentari del Bundestag tedesco hanno fatto visita a Firenze all’ostello di Villa Camerata dove Aics, Associazione italiana cultura sport, con la collaborazione di Aig, Associazione italiana ostelli della gioventù, accoglie 96 migranti nell’ambito del progetto “Aics Accoglienza solidale”.

I deputati tedeschi, in rappresentanza di tutti i partiti presenti nel Bundestag, hanno incontrato ideatori, operatori e ospiti del progetto, oltre che i rappresentanti di tutti gli enti e le associazioni coinvolte nei programmi di integrazione.

La visita della delegazione guidata da Gero Storjohann (Cdu-Cus) servirà loro a capire in che misura l’esempio toscano possa essere esportato anche all’estero.

Tra i presenti, oltre alla dirigente della Prefettura Alessandra Terrosi, all’assessore regionale all’immigrazione Vittorio Bugli, a quello comunale all’accoglienza Sara Funaro, e alla coordinatrice di Aics Accoglienza solidale Valeria Gherardini, anche il presidente nazionale Aics, l’onorevole Bruno Molea.

Si è parlato dell’impegno dei giovani migranti come “Angeli del bello” a servizio della comunità, dei progetti sportivi come strumento di coesione sociale, dell’impegno come volontari a servizio degli anziani in vacanza, e come bonificatori dell’Arno. 

Sono stati poi illustrati tutti gli altri progetti culturali che hanno visto e vedono coinvolti i ragazzi accolti da Aics Accoglienza Solidale: quelli di lingua italiana e culturali, quello teatrale, quelli sportivi, grazie ai quali i giovani migranti stanno costruendo il proprio percorso di cittadinanza e le proprie competenze professionali.