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Il caso Prato arriva a Palazzo Chigi

Renzi ha aperto il tavolo sulle misure contro l'economia cinese illegale. Presenti il sottosegretario Lotti, il governatore Rossi, il sindaco Biffoni

''Oggi abbiamo discusso e approfondito questioni importanti per la realtà pratese - ha dichiarato dopo l'incontro il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti - come sicurezza, mediazione linguistica, istruzione, rilancio economico. E' un nuovo metodo di lavoro: governo unito e compatto per lavorare fianco a fianco con i territori e in particolare con i sindaci''. 

Lotti ha sottolineato la specificità di Prato dove il 18% della popolazione residente è di origine straniera e il distretto industriale è formato da piu' di 5000 aziende con titolare straniero'.

All'incontro hanno partecipato anche il ministro per gli affari regionali Maria Carmela Lanzetta e il sottosegretario allo Sviluppo economico, Andrea Giacomelli.

''Dalla fine di giugno dispieghermo un'azione pesante di controlli e verifiche - ha sottolineato il presidente della Regione Enrico Rossi - ma al tavolo di stamattina abbiamo propodto anche un patto di fiducia con le aziende cinesi che vogliono emergere''.

Dopo l'incendio che lo scorso dicembre causò la morte di 7 lavoratori cinesi, Regione ed enti locali hanno  affrontato anche la questione dei cosiddetti 'capannoni alveare', luoghi in cui i dipendenti vivono e lavorano in condizioni igieniche precarie e senza i requisiti di sicurezza. Per contrastare questo fenomeno, la Regione e il Comune hanno messo in campo una task force composta da forze dell'ordine e ispettori delle Asl nell'ambito di un progetto denominato  "Lavoro sicuro": Entro il 2015 verranno sottoposte a controllo 4.400 delle 7.700 aziende cinesi attive a Prato, Empoli, Firenze e Pistoia, con un ritmo di ispezioni 5 volte superiore a quanto previsto dalla legge nazionale.

Guarda il video con le richieste del sindaco di Prato, Matteo Biffoni al Governo