Licenziato dal Comune di Piombino per le troppe assenze legate alla sua attività di primo cittadino del Comune di Monterotondo Marittimo, giustificate con permessi amministrativi, e un anno dopo reintegrato dal tribunale di Livorno perchè il provvedimento è stato ritenuto illegittimo.
Stiamo parlando del primo cittadino Giacomo Termine che ora potrà riprendere il periodo di prova negli uffici comunali piombinesi: i giudici livornesi hanno accolto il suo ricorso contro l'interruzione del rapporto di lavoro deliberata circa un anno fa dall'amministrazione comunale piombinese.
A renderlo noto è stato lo stesso Termine con un post su Facebook in cui riporta che il giudice ha accertato e dichiarato "l’illegittimità del recesso dal rapporto di lavoro comunicato dal Comune di Piombino in data 24.12.2019 e il conseguente diritto del ricorrente a proseguire il periodo di prova nei termini e nei tempi dell’art 20 CCNL"; il giudice ha quindi ordinato al Comune di Piombino di "riammettere in servizio Termine Giacomo per la prosecuzione del periodo di prova nei tempi e nei termini del CCNL".
"Una sentenza che in termini più generali, nel confermare i diritti e la legittimità dei permessi dei Sindaci (anche di quello di Piombino), difende i meccanismi di funzionamento del nostro Stato Democratico - ha scritto Termine - Nella categoria dei “permessi retribuiti” ci sono tante tipologie tutte finalizzati ai diritti sociali e di partecipazione: maternità e paternità, sindacati, matrimonio, studio, assistenza familiari, seggi elettorali, lutti, concorsi e esami, donazioni di sangue e, appunto, le cariche pubbliche elettive".