L'ordinanza della regione Toscana che, nei giorni di Pasqua e Pasquetta, consente ai negozi di quartiere e ai supermercati di restare aperti solo per le vendite con consegna a domicilio, oltre a scatenare le ire delle associazioni di categoria dei commercianti, sta creando un bel po' di confusione: la norma è valida solo per gli esercizi commerciali e in sede fissa e non, ad esempio, per le attività artigianali come le panetterie o le gelaterie oppure per i mercati ambulanti oppure per bar, trattorie e ristoranti, che possono continuare tutti quanti a effettuare anche l'asporto.
La Regione ha quindi diffuso una serie di "faq", le risposte alle domande più frequenti in materia, per chiarire i dubbi. Le trovate qui sotto.
FAQ
Una rosticceria può fare l'asporto nei giorni di Pasqua e Pasquetta?
Sì. I ristoranti, i bar, i pub, le rosticcerie, le pasticcerie, i negozi
di pasta fresca, le gelaterie, le pizzerie, i panifici e così via continuano
ad esercitare la loro attività con le regole della zona rossa e quindi
possono fare sia l’asporto che la consegna a domicilio negli orari
consentiti.
Una macelleria può fare l'asporto nei giorni di Pasqua e Pasquetta?
No. I negozi di vicinato, le medie e le grandi strutture di vendita
nonché i centri commerciali nei giorni di Pasqua e Pasquetta possono
fare solo la consegna a domicilio dei generi alimentari e dei beni di
prima necessità.
Nei giorni di Pasqua e Pasquetta posso andare a fare la spesa al supermercato?
No. Le medie e le grandi strutture di vendita nonché i centri
commerciali possono fare solo la consegna a domicilio dei generi
alimentari e dei beni di prima necessità.
Nei giorni di Pasqua e Pasquetta i mercati di generi alimentari, piante e fiori si possono svolgere?
Sì. l'ordinanza riguarda solo il commercio in sede fissa e non il commercio ambulante.