Attualità

I caporali incastrati dalla denuncia dei migranti

Sono stati gli operatori della Fondazione Opera Santa Rita di Prato ad accompagnare in questura due ospiti che hanno raccontato le violenze subite

Una storia che è iniziata nel settembre 2015, quando di punto in bianco una quarantina di richiedenti asilo ospiti della ex scuola Santa Caterina non si presentarono a tavola. Un'assenza che subito destò sospetti.

"Le persone mancanti all'appello tornarono poi la sera molto stanche, affamate e sporche di terra. La stessa situazione si è ripetuta il giorno seguente", ricostruisce Nicoletta Ulivi, coordinatrice dell'emergenza profughi dell'Opera pratese. "Così - continua Ulivi - abbiamo subito convocato una riunione d'emergenza con tutti i richiedenti asilo e i mediatori per farci spiegare cosa stesse succedendo". 

Che si potesse trattare di una storia di sfruttamento era abbastanza chiaro "tanto che - aggiunge Nicoletta Ulivi - ho detto molto chiaramente di essere molto stupita del fatto che proprio loro, persone scappate da luoghi di oppressione e sfruttamento, si fossero fatti coinvolgere in questa situazione". 

Dopo la riunione d'emergenza, "due giovani sono entrati nel mio ufficio e mi hanno raccontato tutto, comprese le minacce e le violenze subite", afferma Nicoletta Ulivi. Immediatamente, prosegue la ricostruzione, prefettura e questura sono state avvisate e qualche giorno dopo i due richiedenti asilo sono stati accompagnati in questura a depositare una denuncia da cui sono scattate le indagini della polizia".