Attualità

La Toscana ricorda le vittime delle foibe

Seduta solenne del Consiglio regionale per celebrare la Giornata del Ricordo alla presenza di una testimone diretta, la superstite Adriana Navicello

La Giornata del Ricordo delle vittime delle foibe viene celebrata il 10 febbraio di ogni anno.

“Ricordare i sacrifici compiuti insieme può essere il punto di partenza per la costruzione di una vera nazione europea fondata sul rispetto della storia di ciascuno, sul riconoscimento delle reciproche identità – ha spiegato il presidente del Consiglio regionale tosvano, Eugenio Giani - In un momento in cui terrorismi e guerre ci rendono tutti più precari, dobbiamo ancorare saldamente le nostre speranze all’idea che solo sui sacrifici compiuti e quelli che siamo ancora disposti a compiere è possibile giungere a una nazione europea veramente fondata sulla solidarietà”. 

L'obiettivo perseguito dal Parlamento italiano, nel 2004, con l'istituzione del giorno del Ricordo è stato quello di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Una finalità che, per la prima volta nell’aula del Consiglio regionale, è stata perseguita attraverso la presenza di un testimone di allora, Adriana Navicello, supestite delle foibe che vide sterminata gran parte della famiglia nei fatti del febbraio del 1947.

Durante la seduta sono intervenuti oltre al presidente Giani, Monica Barni, vicepresidente della Regione, Gian Micalessin, giornalista di guerra che nella sua carriera ha raccontato più di 40 conflitti, dall’Afghanistan all’Iraq, alla Libia e alla Siria passando per le guerre della Ex Jugoslavia, del Sud Est asiatico, dell’Africa e dell’America centrale.