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Il Giro delle Fiandre al campione danese Asgreen

Sui muri delle Fiandre sconfitti i favoriti Van der Poel, Van Aert e Alaphilippe. Bettiol lontano dal podio. Tra le donne quarta la Longo Borghini

Kasper Asgreen

Ventottesimo. Alberto Bettiol è arrivato ventottesimo e non è riuscito a bissare il successo del 2019. Troppo poca la preparazione atletica dopo la colite cronica ulcerosa dell’inverno scorso, che il ragazzo toscano sta ancora curando e che lo ha debilitato molto.

Ha vinto il campione nazionale danese Kasper Asgreen che nel 2019 era arrivato secondo proprio dietro ad Alberto Bettiol e che oggi, in una volata a due sul lungo ed anonimo rettilineo nella periferia di Oudenaarde, ha battuto nettamente nientepopodimeno che Mathieu Van der Poel.

Kasper Asgreen è stato tra i primi ad attaccare scalando il muro di Kruizberg quando mancavano quasi settanta chilometri all’arrivo e l’unico a resistere a Mathieu Van der Poel quando di chilometri per arrivare alla striscia bianca del traguardo ne mancavano diciassette. La svolta della corsa è arrivata al terzo passaggio sul pavé dell’Oude Kwaremont. L’olandese ha impresso un ritmo forsennato e ad Asgreen le gambe improvvisamente e si sono fatte di legno. Per sua fortuna è durata poco. Il danese non ha perso la testa e dopo un po’ è riuscito a riprendere la ruota di Van der Poel. Con loro, sui primi ciottoli dell’Oude Kwaremont c’era anche Wout Van Aert ma il fiammingo non è stato capace di reagire come il danese e non è più riuscito a rientrare sulla coppia di testa.

Sul Paterberg, ultimo muro dei diciannove cavalcati oggi, i due fuggitivi sono rimasti insieme ed insieme sono arrivati all’ultimo chilometro, per una volata che sembrava dall’esito scontato, a favore di Van der Poel.

Mai dire mai.

Asgreen ha lasciato strada al compagno di fuga e l’olandese ha cominciato a girarsi indietro guardingo e nervoso, pronto comunque a cogliere l’attimo giusto per scattare e vincere.

Quando a 250 metri dal traguardo il danese Asgreen si è alzato sui pedali per iniziare la volata Van der Poel ha reagito subito ma non ha preso vantaggio, anzi.

I due hanno pedalato spalla a spalla come forsennati fino a quando di colpo Van der Poel ha rinunciato, ha scosso la testa e si è rialzato.

Oggi il nipotino olandese del grande Raymond Poulidor ha trovato qualcuno più forte di lui.

Al terzo posto è arrivato il primo dei fiamminghi, l’inossidabile Greg Van Avermaet, staccato di trentadue secondi.

Anche le donne hanno corso il Giro delle Fiandre e per i colori italiani è andata meglio.

Ha vinto l’olandese Annemiek Van Vleuten ma la maglia tricolore di Elisa Longo Borghini è arrivata quarta e Marta Cavalli ha tagliato il traguardo in sesta posizione.

Nel 2019 la Van Vleuten si piazzò al secondo posto come fece Kasper Asgreen.

Anche lei fu preceduta da una italiana, da quella Marta Bastianelli, oggi solo quarantaquattresima.

Alberto Bettiol e Marta Bastianelli non mollano e torneranno anche il prossimo anno con la speranza di risalire sul gradino più alto del podio della Ronde Van Vlaanderen, la corsa che in Belgio è la liturgia solenne di quella religione che tutti i fiamminghi osservano e che si chiama ciclismo.