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Gonfalone d'argento per la tragedia dell'Heysel

La massima onoreficenza del Consiglio regionale toscano verrà conferito ai familiari delle vittime dell'Heysel, dove morirono 39 persone

La principale onorificenza del Consiglio regionale assegnata all’associazione ricostituita ad Arezzo da Andrea Lorentini. Trent’anni fa, l’indimenticabile tragedia che sconvolse il mondo. Non solo quello del calcio. Era il 29 maggio 1985, e 39 persone, arrivate allo stadio Heysel di Bruxelles per godersi la finale di Coppa dei Campioni fra Juventus e Liverpool, lì terminarono tragicamente, assurdamente, le loro esistenze.

Una tragedia che verrà ricordata anche in Consiglio regionale, a settembre, per merito dell’Associazione Familiari Vittime dell’Heysel, alla quale l’Assemblea legislativa regionale consegnerà il Gonfalone d’Argento, la massima onorificenza dell’istituzione.

Lo annuncia il vicepresidente dell'Assemblea toscana Lucia De Robertis. "Dal gennaio scorso - spiega in una nota De Robertis, promotrice del riconoscimento - per iniziativa di Andrea Lorentini, figlio di Roberto, medico aretino che sacrificò la propria vita nel tentativo di soccorrere un bambino schiacciato dalla calca, l'associazione si è ricostituita, con lo scopo di mantenere il ricordo di quella tragedia e di contrastare la violenza fisica e verbale nel calcio e nello sport in generale". Con il gonfalone, conclude, "vogliamo non soltanto ricordare le vittime della tragedia, che non devono essere dimenticate, ma sostenere idealmente il lavoro dell'Associazione per una cultura dello sport estranea ad ogni tipo di violenza. Un lavoro che l'Associazione saprà sicuramente svolgere al meglio. Un motivo di orgoglio per noi aretini".