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Il governo stanzia 428 milioni per l'accoglienza dei profughi

Il provvedimento è contenuto nel nuovo decreto approvato ieri sera. Medici e infermieri ucraini potranno lavorare nelle strutture italiane

Un deposito di raccolta di aiuti per l'Ucraina

Nel nuovo decreto per il contenimento dei costi dell'energia e gli aiuti alle famiglie e alle imprese emanato ieri sera dal governo Draghi è stato inserito uno stanziamento di 428 milioni di euro per l'accoglienza dei proughi nel 2022, il cui numero è notevolmente aumentato a seguito dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

Il Dipartimento della protezione civile è così autorizzato a definire forme di accoglienza diffusa da attuare mediante i Comuni, gli enti del terzo settore, i Centri di servizio per il volontariato, le associazioni e gli enti religiosi per un massimo di 15mila profughi, nonché a definire forme di sostentamento per l’assistenza fino a 60mila persone titolari della protezione temporanea che abbiano trovato autonoma sistemazione. Inoltre viene riconosciuto alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano un contributo per l’accesso al Servizio sanitario nazionale da parte dei rifugiati fino a un massimo di 100mila persone.

Nello stesso decreto, fino al 4 marzo 2023, è inoltre consentito l’esercizio temporaneo delle qualifiche professionali sanitarie e della qualifica di operatore socio-sanitario ai professionisti ucraini che abitavano in Ucraina prima del 24 febbraio 2022 e che ora intendono esercitare la loro professione nel territorio italiano, presso strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche o private, in base a una qualifica professionale conseguita all’estero e regolata da specifiche direttive dell’Unione Europea.