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Il governo vara l'assegno unico per i figli

Il provvedimento è previsto nella manovra di bilancio approvata la notte scorsa ed è inserito in una riforma generale dei contributi per le famiglie

Una madre con la figlia - foto di repertorio

Nel cuore della notte, il governo ha varato il disegno di legge per il bilancio 2021 dello Stato - la cosidetta manovra di autunno - che prevede fra le varie misure ecojomiche anche di finanziare il cosiddetto assegno unico per i figli,  una misura in cui confluiranno ben otto provvedimenti di sostegno alle famiglie attualmente in vigore, semplificando notevolmente le procedure e garantendo un risparmio di circa 10 miliardi di euro. L'assegno unico sarà riconosciuto anche ai lavoratori autonomi e agli incapienti e, nel caso di figli disabili, potrà essere aumentato senza limiti di età.

In dettaglio, nell'assegno unico si concentreranno gli aiuti erogati finora attraverso:

- assegni per nucleo familiare;

- assegni familiari;

- assegno per il terzo figlio;

- detrazioni per figli a carico;

- detrazioni per le famiglie numerose;

- prestiti agevolati garantiti per famiglie con figli;

- bonus bebé;

- bonus mamma.

Nelle previsione del governo, l'assegno unico comincerà ad essere erogato dall'Inps dal Luglio 2021 e i contributi riconosciuti alle famiglie varieranno da 200 a 400 euro all'anno per ogni figlio in base agli scaglioni Isee. Questa, indicativamente, la modulazione attualmente prevista:

- fino a 240 euro all'anno dal settimo mese di gravidanza al 18mo anno di età del figlio;

- fino a 80 euro all'anno dai 18 ai 21 anni;

- contributi fino a 400 euro al mese di bonus per servizi come asili nido e baby sitter.