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Scuole paritarie: "Rischio tagli da 30 milioni"

"Molti istituti rischiano serie difficoltà" per la riduzione del fondo storico, denuncia la Fism Toscana. Bene i "buoni scuola" della Regione Toscana

Centinaia di istituti scolastici in tutta Italia, circa 4.000 dipendenti, 30 mila alunni, di cui 18 mila nella fascia dai 3 ai 6 anni. Ecco i numeri delle scuole paritarie in Toscana, che rischiano di essere messi in crisi dalla riduzione di 30 milioni di euro al fondo storico da parte del governo con la riforma della scuola. 

Il grido d'allarme arriva dall'assemblea regionale della Fism Toscana, riunita a Firenze. Presente tra gli altri anche il governatore toscano Enrico Rossi. "Auspichiamo ci siano delle modifiche attraverso degli emendamenti alla finanziaria" ha spiegato il presidente Fism Leonardo Alessi, secondo cui nel documento "labuonascuola" c'è un "errore grave" , ossia quello di occuparsi solo di scuola pubblica.

Tra le altre problematiche segnalate dalla Fism, la crisi economica, la denatalità ma anche la questione fiscale, in particolare del'Imu. Di qui l'invito agli enti locali ad applicare aliquote agevolate per le tasse come Imu e Tasi.

Un plauso invece alla Regione per aver "fatto la sua parte, stanziando un buono scuola da 3,5 milioni di euro in tre anni per venire incontro alle difficoltà di numerose famiglie a pagare le rette mensili". Le domande per il buono sono state circa 10 mila.