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Auschwitz, il memoriale presto a Firenze

Nei prossimi mesi il monumento che ricorda gli italiani vittime dell'Olocausto verrà trasferito nell'ex sede del museo d'arte contemporanea Ex3

Da 3 anni ormai la direzione del museo del campo di concentramento di Auschwitz ha chiuso al pubblico il Block 21, ovvero l'area in cui nel 1971 gli architetti Baffi e Belgioioso, reduci di Mauthausen, insieme al pittore Pupino Samonà, al musicista Luigi Nono e allo scrittore Primo Levi, realizzarono il memoriale italiano delle vittime dello sterminio nazista.

Una decisione presa perché, secondo la direzione, il monumento non rispondeva più alle esigenze didattiche e documentaristiche del museo polacco. Da qui l'appello del presidente dell'Associazione nazionale dei deportati nei campi nazisti, Gianfranco Maris, al governatore toscano Enrico Rossi e al Comune di Firenze di riportare in Italia il memoriale.

Richiesta accolta con favore sia dalla Regione che da Palazzo Vecchio, che ha anche individuato la sede perfetta per il trasferimento: lo stabile di piazza Gino Bartali a Gavinana, fino a pochi anni fa sede del museo d'arte contemporanea Ex3. L'ufficializzazione del trasferimento è arrivata oggi direttamente dalla Polonia, in occasione della tradizionale cerimonia di suffragio al muro della morte del campo di Auschwitz, celebrata in occasione del viaggio del Treno della memoria.

Presto dunque la struttura verrà smontata a cura dell'Istituto centrale per il restauro e dell'Opificio delle pietre dure, e poi trasferita nella nuova sede.

"Con l'arrivo del Memoriale italiano di Auschiwitz- ha commentato il sindaco Dario Nardella- nasce a Firenze un polo della memoria. Uno strumento importante per lavorare con i nostri giovani, perchè solo attraverso la memoria e l'educazione si puo' continuare a far crescere il seme del rispetto e del dialogo".