Attualità

Il paradosso della mini-Imu

I cittadini che vorranno mettersi in regola potrebbero dover pagare più per calcolare l'adeguamento dell'imposta, piuttosto che per l'imposta stessa

L'abolizione dell'imposta sulla prima casa per il 2013 è effettiva nel 55% dei Comuni della Toscana, ma non nei 127 Municipi dove i Sindaci, per ragioni di bilancio, hanno deciso di alzare l'aliquota minima dell'imposta sull'abitazione principale al di sopra del 4 per mille.
C'è chi come il Comune di Monterioni d'Arbia l'ha portata al 4,2 e chi come Fiesole è arrivato invece fino al 6. Aumenti che lo Stato ha deciso di non rimbrsare in toto, lascinadone da coprire il 40% ai proprietari degli immobili. Non si tratta di cifre elevate - a Livorno per esempio l'aumento medio è di 20 euro - ma le procedure per calcolare la Mini Imu sono complesse. I Caaf della Cgil, che solo a dicembre hanno ricevuto più di 24mila 600 telefonate di cittadini in cerca di delucidazioni, assumeranno 100 nuove persone solo per smaltire le pratiche dell'adeguamento d'imposta. Che dovrà essere pagata entro il 24 gennaio.
Il paradosso è nei numeri. per sapere quanto si deve pagare è necessario rivolgersi ad un Caaf o al commercialista e il rischio è che la parcella del porfessionista finisca per essere più alta dell'importo da versare allo Stato.
Per questo il Caaf della Cgil ha deciso di fare uno sconto sulle prestazioni. Chi avrà una mini Imu superiore ai 5 euro pagherà 5 euro per l'elaborazione della pratica. Chi dovrà pagare una cifra inferiore ai 5 euro o risultare del tutto esente, pagherà solo 3 euro.