Attualità

Il Pd ci ripensa sul commissariamento del Forteto

Il 23 giugno si chiuderà la commissione d'inchiesta bis sulla vicenda del Forteto. Il Pd chiede con forza la separazione tra cooperativa e la comunità

Salvaguardia dell'occupazione della cooperativa il Forteto e giustizia per le vittime degli abusi. Recidere i legami tra i vecchi dirigenti e la cooperativa e se non accadrà il commissariamento dell'azienda potrebbe essere inevitabile.

Questa la posizione del Partito Democratico a pochi giorni dalla chiusura dei lavori della commissione d’inchiesta bis, istituita dal consiglio regionale per fare luce sulle eventuali responsabilità politiche e istituzionali della vicenda del Forteto. 

Ma siamo anche alla vigilia della sentenza d’appello, che vede imputati il 'guru' della comunità Rodolfo Fiesoli e i suoi collaboratori, già condannati per le violenze sui minori ospiti al Forteto.

"Ancora oggi - ha detto Leonardo Marras capogruppo pd in Consiglio regionale -, le vittime lavorano insieme ai loro aguzzini per cui è necessario un distacco netto tra il passato e il presente sennò il commissariamento dell'azienda sarà inevitabile".

"Occorre più coraggio anche da parte dell'azienda per chiudere i ponti col passato, la sentenza sarà da stimolo. Siamo disponibili a rivalutare il commissariamento, insieme ai parlamentari Chiti e Gelli. Noi dichiarandoci disponibili vorremmo che questo coraggio divenga realtà", ha sottolineato il capogruppo del Pd Lorenzo Marras

Il presidente della commissione d'inchiesta, Paolo Bambagioni, ha annunciato che i lavori finiranno il 23 giugno e che alcune cose sono ancora in discussione. 

"Non sono stati fatti sconti a nessuno, e il lavoro della commissione è stato serio. Auspichiamo che il voto alla relazione finale dei membri della commissione sia unanime. Una storia che ha dell'incredibile i bambini uscivano da situazione di violenza e rientravano nel vortice degli abusi al Forteto".