Politica

Democratici in Toscana tra riforme e dissensi

Giro di consultazione sui territori per il partito democratico, alle prese con la riforma del senato e del Titolo V, ma anche con i dissidenti interni

Il capogruppo del Partito Democratico alla Camera, Roberto Speranza, si è presentato a Firenze per un dibattito con i consiglieri regionali del partito e con il presidente della Regione, Enrico Rossi sul tema delle riforme istituzionali.
In particolare l'attenzione si è concentrata su quella del Titolo V della Costituzione, che prevede un riordino delle competenze tra Stato ed enti locali.

La bozza di riforma uscita dal Consiglio dei Ministri e attualmente all'esame del senato punta all'eliminazione delle materie concorrenti, cioè quelle che in questi anni sono state gestite sia a livello locale che nazionale: finanza pubblica, fisco, scuola, università, Comuni, commercio con l’estero, ambiente e beni culturali sarebbero in capo allo Stato, che continuerebbe a fornire anche le linee guida in materia di sanità, mentre le norme particolari verranno emanate dalla Regioni.

Caldissimo anche il tema del Senato, soprattutto dopo che 13 senatori del Pd, tra cui i toscani Vannino Chiti e Maria Grazia Gatti, si sono autosospesi dal partito in solidarietà con Corradino Mineo, sostituito in Commissione affari costituzionali per aver votato contro il testo del Governo sulla riforma di Palazzo Madama.
Il capogruppo Speranza si è augurato "che le prossime ora possano essere decisive" per il superamento dell'impasse e dello scontro, alludendo all'assemblea nazionale che si terrà a Roma e in cui i delegati sono all'86% renziani. 
Dal canto suo Chiti ha parlato di "Metodo cinque stelle", aggiungendo di non aver mai trattato l'argomento con Renzi ma solo col gruppo.