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Il presidente sfiduciato si barrica in sede

Paolo Agostini, rimosso dal vertice dell'Unione dei comuni montani del Casentino per aver licenziato 9 dirigenti, ha occupato la sede per una notte

Dal 26 maggio del 2014 Paolo Agostini è il sindaco di Castel San Niccolò, piccolo comune di 2700  abitanti  in provincia di Arezzo. 

Da giugno dello stesso, poi, è stato nominato dagli altri sindaci presidente dell'Unione dei comuni montani del Casentino. Negli ultimi giorni però gli attriti con i colleghi si sono fatti sempre più evidenti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la decisione di Agostini di licenziare 9 dirigenti dell'Uncem locale con cui, ha detto il sindaco, era venuto meno il rapporto di fiducia, oltre alla loro efficienza.

Quando ieri lo ha comunicato ai sindaci riuniti nel consiglio dell'Unione, però, questi si sono sollevati e hanno preteso le dimissioni di Agostini, che per tutta risposta si è barricato dentro la sede di Ponte a Poppi per tutta la notte. 

Secondo una prima ricostruzione, Agostini avrebbe anche affisso sulla facciata della sede la bandiera della Scozia, ma questa circostanza è stata poi smentita. Agostini ha invece rivendicato la bontà della sua decisione. "Con questo provvedimento - ha detto Agostini - ho fatto risparmiare all'ente e quindi ai cittadini circa un milione di euro".

Questa mattina poi, al termine della Giunta, il sindaco ha riaperto le porte permettendo ai dipendenti di rientrare. A questo punto la palla passa al presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani che giovedì sarà in Casentino per provare a ricomporre la frattura.