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Il sindaco non invia più le bollette dei rifiuti

Protesta del primo cittadino di Pitigliano contro il caro bolletta rifiuti. "La Tari è insostenibile. Nel 2017 il Comune non invierà più le bollette"

Pier Luigi Camilli

Pierluigi Camilli, sindaco di Pitigliano (Grosseto), eletto con una lista civica, anche se si definisce renziano, ha iniziato la sua personale battaglia contro l'Ato rifiuti Toscana Sud, il consorzio che si occupa della raccolta, trattamento e pulizia strade del suo Comune.

"La situazione è insostenibile - dice Camilli -. Quando era gestito da Sienambiente e Coseca, per Pitigliano il servizio costava 640 mila euro. Quest'anno il costo si aggira sui 900 mila euro e il prossimo anno saranno oltre 1 milione. Sono rifiuti, mica diamanti".

Camilli ha inviato una lettera all'Ato spiegando che nel 2017 non potrà garantire i soldi. "Non posso pignorare le pensioni. Io le bollette non le spedirò più - chiude Camilli -. Che sia l'Ato a chiedere direttamente i soldi".