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Il sindaco ordina la rimozione del traliccio

Dopo la frana di ieri notte che ha distrutto un'abitazione a Ripafratta, il Comune ha intimato a Terna l'immediata rimozione del pilonei pericolante

Il sindaco aveva già chiesto e ottenuto la disattivazione dell'impianto situato nelle immediate vicinanze dell'edificio crollato. Terna ha ora dieci giorni di tempo per procedere con i lavori.

Il primo cedimento del versante della collina si era verificato quasi due anni fa e altri smottamenti si erano verificati sia in tempi precedenti che pochi giorni fa ma l'inizio dei lavori di consolidamento della frana era in programma solo per lunedì prossimo per problemi burocratici. E così è stato solo per caso che le cinque persone che abitano nell'edificio non siano rimaste uccise o ferite quando l'enorme massa di detriti e fango ha inghiottito la villetta.

"Abbiamo segnalato più volte il pericolo imminente - ha raccontato la proprietaria, Maria Teresa Conti che, nel dramma, ha perso tutto ciò che aveva - ma niente era successo. Poi ieri sera, mentre ero in casa con mio marito, le mie figlie e mio genero ho sentito all'improvviso il cane abbaiare. Mia figlia lo ha visto strappare la catena e fuggire via, ha cominciato a gridare e anche noi siamo scappati. Poi la casa si è accartocciata su se stessa".

"A Terna avevamo chiesto più volte di spostare il traliccio - ha detto ancora la donna - ma nessuno è intervenuto. Anzi, ci è stato detto che avremmo dovuto sostenere l'intervento a spese nostre e ci hanno chiesto 180.000 euro".