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​Il tumore al polmone perde terreno

In nove anni lo screening condotto su un campione di toscani ha ridotto del 30 per cento i casi di morte causati dalla malattia. Un workshop all'Ispo

I numeri sono quelli dello studio Italung, condotto dal 2004 al 2009 a Firenze, Pisa e Pistoia. I risultati sono stati presentati pochi giorni fa a Vienna, nel corso della Conferenza della Iasclc, Società internazionale per lo studio del tumore polmonare, che si è tenuta dal 5 al 7 dicembre scorsi.

Ora gli stessi risultati saranno discussi anche a Firenze nel workshop "Lo screening del tumore polmonare con Tc a bassa dose: risultati dello studio randomizzato toscano Italung" organizzato dall'Ispo che si terrà il 19 dicembre per dalle 10 alle 18 nella sede dell'Itt, l'Istituto Toscano Tumori, al Cubo 3, padiglione 27/B, in viale Pieraccini 6. L'evento sarà aperto dai saluti dell'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi e del direttore di Ispo e Itt Gianni Amunni. 

Lo studio Italung, finanziato dalla Regione Toscana e coordinato da Ispo, è stato condotto dal 2004 al 2009 (più 7 anni di follow up) a Firenze, Pisa e Pistoia, su 3.206 cittadini toscani tra 55 e 69 anni ad alto rischio per tumore del polmone a causa della loro abitudine al fumo. I risultati hanno dimostrato un'importante riduzione della mortalità per tumore al polmone nei soggetti ad alto rischio sottoposti a screening: nei 9 anni di osservazione dall'inizio dello studio, nel gruppo di persone sottoposte allo screening si sono registrati 29 decessi ogni 1.000 soggetti, rispetto ai 42 dicessi ogni 1.000 soggetti che si sono verificati nel gruppo di controllo, cioè persone non sottoposte a screening. Si tratta dunque, di 13 decessi in meno ogni 1.000 soggetti, il 30 per cento in meno.