La macchie di sangue sui marciapiedi, le auto distrutte durante la rissa, il coltello "alla rambo" divenuto l'arma del duplice delitto, e i corpi senza vita dei due giovani. Immagini di fronte alle quali non ce l'hanno fatta a reggere l'emozione i genitori di Andrea Fruzzetti e Enrico Baria, e sono usciti dall'aula: troppo crude ed esplicite le fotografie mostrate oggi dal pm Rossella Soffio, sull'aggressione a colpi di coltello in cui i due ragazzi (rispettivamente 21 e 30 anni) sono rimasti uccisi la notte del 25 dicembre del 2013 a pochi passi dal centro cittadino.
Per quelle morti oggi si è aperto il processo di fronte alla Corte d'assise di Massa che vede come imputato è un altro giovane, Andrea Mazzi, oggi 24 anni, accusato di duplice omicidio volontario. Nel corso dell'udienza, l'accusa ha mostrato al tribunale una prima parte del materiale video e fotografico raccolto quella notte: dalle immagini si evidenziano i segni delle due coltellate risultate letali per Fruzzetti e i sette colpi inferti sul corpo di Baria.
La difesa ha chiesto alla corte di ammettere a processo la perizia psichiatrica che proverebbe l'incapacità di intendere e di volere dell'imputato al momento dell'omicidio, ma la richiesta è stata rifiutata. Alla richiesta si era opposta l'accusa, secondo cui dal quadro clinico emerso dopo l'aresto, non sarebbe stato rilevato alcun indizio di infermità mentale.