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In duemila contro aeroporto e inceneritore

Associazioni, partiti, movimenti e singoli cittadini della piana hanno manifestato fin sotto la Regione: "Basta speculare sulla nostra salute"

No all'ampliamento dell'aeroporto di Peretola, no alla costruzione del termovalorizzatore di Case Passerini, si alla ripubblicizzazione dell'acqua.

Sono questi in estrema sintesi le rivendicazioni fondamentali arrivate dai circa 2000 cittadini che oggi pomeriggio si sono dati appuntamento a Firenze per protestare contro quelle che definiscono le grandi opere che stanno per interessare la piana fiorentina

Un appuntamento promosso da una ventina di associazioni cui hanno aderito anche i Cobas, alcuni lavoratori Fiom, Sel, Rifondazione, il Movimento 5 stelle e il cui ha partecipato anche il candidato governatore della Toscana per la lista del sì, Tommaso Fattori.

Soprattutto però è stata una manifestazione di bambini: in centinaia hanno sfilato al fianco dei genitori soprattutto contro la realizzazione dell'inceneritore di Case Passerini.

Il corteo è partito dall'Osmannoro, proprio da dove passano gli aerei che atterrano e decollano da Peretola (questo almeno finché non ci sarà la nuova pista che correrà parallela all'autostrada) per arrivare fin sotto gli uffici della Regione a Novoli alle porte di Firenze. "L'inceneritore è superato - ha tuonato Rossano Ercolini, ricercatore del centro per i rifiuti zero di Capannori - Ormai la raccolta differenziata sta raggiungendo ottimi risultati in tutta Italia, ma qui in Toscana si vogliono tarpare le ali a un sistema di raccolta rifiuti che di fatto taglia le gambe al nuovo termovalorizzatore".

"Le alternative, sia all'aeroporto che all'inceneritore - ha spiegato Sandro Targetti, portavoce dei comitati promotori della manifestazione - ci sono: il riciclo dei rifiuti da un lato e un miglioramento dei collegamenti via terra tra Firenze e Pisa dall'altro".