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​In Toscana calano i ricorsi contro Irpef e Iva

Nel 2017 il numero dei ricorsi alle commissioni tributarie è stato inferiore rispetto alle altre regioni. Quasi sempre risolti in un'unica udienza

A misurare il polso della giustizia tributaria è stato il presidente della Commissione Tributaria Toscana Giovanni Soave in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario tributario 2018. I numeri resi noti mostrano che alla Commissione nel 2017 sono stati presentati 2.123 ricorsi e ne sono stati decisi 2.915 e che si è registrato un calo dei ricorsi pendenti, 4.587 al 31 dicembre. 

"Quest'anno abbiamo avuto un abbattimento del contenzioso pendente - ha detto Soave - sia perché c'è stato un sia pur lieve incremento dell'attività lavorativa delle commissioni, ma anche perché sono diminuiti i ricorsi nuovi, grazie a istituti come mediazione e ravvedimento operoso che in parte hanno funzionato. Ma le questioni grosse, che sottintendono decisioni tecnico-giuridiche importanti sfociano sempre nel contenzioso".

Nello specifico, le Commissioni tributarie provinciali hanno deciso 9.092 ricorsi in primo grado contro 7.279 pervenuti, con una riduzione delle pendenze da 11.850 a 10.037. In generale gran parte dei ricorsi riguardano Irpef e Iva ma non mancano i casi legati ai tributi degli enti locali. 

"In Toscana - ha spiegato ancora Soave - i ricorsi sono molto pochi, e questo può essere un segnale del buon funzionamento delle agenzie, ma è anche dovuto a un senso di fiducia dei toscani nei riguardi delle istituzioni".