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"La Toscana ha dati Covid alti ma da zona arancione"

Lo ha dichiarato il governatore Giani in vista del nuovo monitoraggio dell'Iss di domani e l'eventualità, per la Toscana, di finire in zona rossa

Eugenio Giani

In Toscana il rischio di contagio da Covid è ancora elevato ma i dati sono tali da prospettare, più che un passaggio in zona rossa, un'altra settimana in zona arancione con eventuali zone rosse locali dove l'epidemia sta colpendo di più. A dichiararlo è stato il governatore Eugenio Giani durante la trasmissione Tagadà de La7.

"Dai dati che ho io, la Toscana è in un coefficiente alto ma della zona arancione" ha detto Giani.

Fra i dati in questione c'è l'indice Rt di trasmissione del contagio, arrivato a 1,22, quindi al di sotto del limite di 1,25 oltre il quale scatta la zona rossa, e la percentuale di ricoveri di malati di Covid in area non critica, arrivata al 25% dei posti disponibili e quindi ancora molto al di sotto della soglia limite del 40%. E' invece troppo alta la pressione sulle terapie intensive, con il 35% dei posti disponibili occupati da casi gravissimi di Covid contro un limite di sicurezza del 30%.

Resta da vedere se e quando il governo nazionale deciderà di emanare il nuovo Dpcm per disporre maggiori restrizioni anti-Contagio nazionali, probabilmente in vigore da lunedì 15 Marzo. In quel caso, la Toscana dovrebbe comunque adeguarsi alle nuove disposizioni, valide per tutta l'Italia.

Attualmente, in Toscana, sono in zona rossa fino a domenica 14 Marzo la provincia di Pistoia e i Comuni di Cecina, Viareggio e Castellina Marittima. Inoltre in una quarantina di Comuni sono state chiuse le scuole di ogni ordine e grado. Fra le aree che potrebbero varare nuove misure di contenimento la  prossima settimana c'è il Comune di Prato (il sindaco Biffoni ha già annunciato la zona rossa), alcuni Comuni dell'area fiorentina e del senese e la provincia di Arezzo, dove il capoluogo ha già chiuso le scuole e si aspettano gli ultimi dati per decidere se far scattare la zona rossa.