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Covid, in Toscana indice Rt in calo, Giani spera

Il governatore: "Le proiezioni portano a un Rt a 1.08, in decremento". Ma i malati gravi di Covid occupano il 40% dei posti di rianimazione esistenti

Eugenio Giani

La curva dell'epidemia di Covid cresce ancora in Toscana ma meno velocemente. E se da una parte si può cominciare a sperare in una stabilizzazione del contagio dopo l'assalto della terza ondata - e quindi in un'ulteriore prosecuzione della zona arancione fino a domenica 28 Marzo - dall'altra i posti letto di terapia intensiva occupati da malati di Covid hanno raggiunto quota 40% contro un limite massimo del 30%. Oltre questa soglia, c'è il rischio che gli ospedali non possano garantire adeguata assistenza ai pazienti con altre patologie gravi. Quindi è ancora troppo presto per abbassare la guardia, come ha spiegato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

"Alla fine di questa settimana noi andremo sostanzialmente a una media che potrà essere fra gli 8.700 e i 9.000 contagi, considerando anche i prossimi 3 giorni - ha detto Giani - Per quanto riguarda l'Rt, abbiamo già stamattina delle proiezioni sui dati che ci portano a vedere l'Rt a 1,08, quindi con un sostanziale decremento rispetto a quelle soglie di 1.20 alle quali eravano arrivati anche nell'ultima settimana (per la precisione, 1,22 ndr)".

"Quindi la sostanza delle cose ci porta a una stabilizzazione dei contagi - ha detto Giani - Quello che mi preoccupa un po' di più è la situazione dei ricoveri, ovvero se anche i contagi cominciano a stabilizzarsi è ovvio che il posizionamento del ricovero però è successivo. I ricoveri, che hanno un corso di almeno 7 -10 giorni successivi alla rilevazione del positivo, non a caso sono aumentati. Questa mattina però vedo una situazione diversa perchè, dopo una serie ininterrotta di più di 40 ricoveri al giorno, oggi sono 26".

Secondo i dati riportati sul sito dell'Agenas, in Toscana dall'8 al 15 Marzo il tasso di occupazione di posti letto di rianimazione da parte di malati Covid è passato dal 35 al 40%, il 5 (il limite di sicurezza massimo previsto dal Ministero è il 30%). Meno preoccupante la situazione nei posti letto Covid di area non critica: ieri, 15 marzo, il tasso di occupazione era pari al 28% contro un limite massimo del 40% e una media nazionale del 39%.