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L'influenza è in anticipo anche in Toscana

Per RespiVirNet la nostra regione ha un'incidenza di 7,53 casi di infezioni acute ogni mille assistiti, superiore alla media. L'appello dei medici

Manca ancora poco meno di un mese all'inverno, ma i primi virus respiratori sono già presenti e, con i primi freddi, si registrano già migliaia di italiani influenzati. E la Toscana non fa eccezione.

Secondo gli ultimi dati di RespiVirNet, il sistema nazionale di sorveglianza coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute, l’incidenza delle infezioni respiratorie acute ha raggiunto 7,53 casi ogni mille assistiti, un valore lievemente superiore alla media nazionale.

Come al solito, l’impatto è particolarmente significativo nei bambini sotto i 4 anni (27,38/1.000) e negli adulti tra 25 e 44 anni (10,27/1.000), fasce che risentono maggiormente della circolazione multi-virale di influenza, rhinovirus, SARS-CoV-2 e altri agenti respiratori. "Nella settimana dal 10 al 16 Novembre abbiamo osservato un’impennata dei casi influenzali, favorita anche dai bruschi cambiamenti climatici - ha spiegato Andrea Salvetti, segretario della Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie della Toscana - la stagione è partita lentamente a causa delle temperature miti, ma ora febbre, mal di gola e altri sintomi stanno aumentando rapidamente".

Proprio a Firenze, dal 27 al 29 Novembre, si terrà il 42esimo congresso della Società dei medici di medicina generale, che lancia un messaggio: la prevenzione non va rimandata. "I virus costituiscono sempre una minaccia, ma è cambiato ora da parte nostra l’approccio e modo di osservarli - ha aggiunto Alessandro Rossi, presidente Simg - questo ci permette di avere un quadro più reale di ciò che accade nei nostri ambulatori, anche se è meno immediato il confronto con gli anni passati. Possiamo però basarci su quanto avvenuto nei mesi scorsi nell’altro emisfero: Australia, Nuova Zelanda e diversi Paesi asiatici hanno registrato una stagione intensa, con una forte pressione sui servizi territoriali, che ci inducono a ribadire l’importanza della prevenzione".

L'appello è rivolto soprattutto a over 65, persone con patologie croniche, donne in gravidanza, fragili e chi vive in comunità. "Ogni punto percentuale in più di copertura vaccinale significa meno complicanze, meno ricoveri e meno pressione sugli ospedali - ha concluso Tecla Mastronuzzi, responsabile Macroarea Prevenzione Simg - la vaccinazione è ancora la misura più efficace per ridurre gli esiti gravi. Inoltre come negli scorsi anni raccomandiamo la co-somministrazione con altre vaccinazioni contro Covid-19, Pneumococco, Virus Respiratorio Sinciziale e Herpes Zoster".