Attualità

Influenza, task force coi medici di famiglia

Dopo il crollo delle vaccinazioni, picco del virus e di accessi in ospedale. L'assessore Marroni: "Rafforzati i turni e aumentati i posti letto"

Secondo i dati forniti dall'assessore regionale alla salute, rispetto a una media del 75-80% della popolazione cosiddetta a rischio che storicamente si è sottoposta alla vaccinazione, quest'anno la percentuale si è ridotta a poco più del 50%. Col risultato che l'influenza, già di per sé più aggressiva di altri virus del passato, ha provocato un numero più elevato di complicanze e conseguenti richieste di accesso ai pronti soccorso o addirittura di ricorso a cure ospedaliere.

"La situazione - ha spiegato Marroni - è stata aggravata dal fatto che un mese e mezzo fa ci sono stati dubbi relativi alla bontà del vaccino Fluad e questo ha generato più persone ammalate e persone a rischio". 

E così, di fronte a un picco inatteso, l'assessorato e le Asl stanno prendendo le opportune contromisure, compreso il coinvolgimento dei medici di famiglia per rafforzare le presenze nei presidi ospedalieri dei medici di famiglia: "Tutti gli ospedali sono allertati, si sono rafforzati i turni - ha evidenziato - sono stati reperiti anche molti più posti letto del normale per i ricoveri, anche appoggiandosi a delle strutture esterne. C'è un piano d'emergenza che funziona".