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La Toscana punta su moda e farmaceutica

Siglata un'intesa tra Governo e Regione per spingere le multinazionali a potenziare la loro presenza nei settori più dinamici dell'economia regionale

Creare nuovi laboratori farmaceutici da un lato e aumentare il valore aggiunto delle produzioni tessili dall'altro. Sono questi gli obiettivi principali dell'intesa siglata in Regione dal governatore Enrico Rossi, dal viceministro allo sviluppo economico Carlo Calenda e dal direttore dell'Agenzia per la promozione delle imprese all'estero, l'Ice, Roberto Luongo.

L'idea non è tanto quella di aumentare il numero di multinazionali sul territorio, che attualmente sono 484 e generano un fatturato di circa 20 miliardi di euro l'anno, quanto piuttosto di spingere le aziende presenti a investire di più. Per farlo la Regione creerà un sistema per fornire assistenza agli investitori stranieri, facilitando l'accesso agli incentivi nazionali e locali e svolgendo attività promozionale coordinata su tutto il territorio.

Un modo per potenziare il lavoro già svolto dall'ufficio di attrazione degli investimenti creato nel 2011 presso la presidenza della Giunta, che ha permesso di rastrellare oltre un miliardo e mezzo di nuovi investimenti che si sono trasformati in 3.352 posti di lavoro.

"Cercare investitori stranieri - ha detto Calenda - non significa andare in giro per il mondo a raccontare quanto è bella l'Italia. Significa invece avere una strategia di lungo periodo e incontrare faccia a faccia i potenziali investitori industriali o istituzionali". Ed è quello che si cercherà di fare in Toscana. Se il modello funzionerà verrà applicato poi alle altre regioni.