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In due sul traghetto per votare pagato dal Comune

Con la corsa settimanale di giovedì, l'amministrazione ha permesso ai residenti di Giannutri di recarsi al seggio di Giglio Porto: sono saliti in due

Il faro di Giannutri

Alla fine, il traghetto per votare al referendum è davvero salpato. Da Giannutri all'Isola del Giglio, per partecipare alla consultazione su lavoro e cittadinanza e garantire così anche ai residenti della piccola isola dell'Arcipelago toscano e punto più a sud dell'intera regione.

Del resto, i residenti di Giannutri non hanno un proprio seggio: troppo esigua la popolazione isolana, che ammonta a una quarantina di persone. Ma a viverci tutto l'anno è soltanto la metà. E il collegamento con il Giglio è settimanale ed è soltanto di giovedì.

Così, dopo aver chiesto il rimborso al Ministero dell'Interno, senza successo, a pagare per andata e ritorno verso Giglio Porto è stato il Comune. A bordo sono saliti due residenti su circa una quindicina di aventi diritto.

"Siamo riusciti a organizzare il viaggio a spese del Comune - ha detto il sindaco Armando Schiaffino - la continuità territoriale di Giannutri è garantita da un collegamento una volta a settimana, il giovedì. Non so se il traghetto straordinario per andare a votare sia un onere a carico dell'amministrazione comunale, ma ha prevalso il principio di garantire a tutti il diritto al voto".

In totale, come spiegato dal sindaco, il Comune ha speso circa 1.200 euro. "Anche per altre votazioni in passato le spese per le corse eccezionali per il voto sono state sostenute dall'amministrazione comunale - ha concluso - quest'anno era stato richiesto un intervento del Ministero, ma la risposta è stata negativa".