Preservare la vita, gli equilibri naturali e la biodiversità dell’ecosistema marino. Con questo obiettivo prende il via un intervento che prevede il trapianto di circa 2.500 fasci fogliari di Posidonia oceanica, utili al recupero di una parte della prateria sottomarina nella baia di Giglio Campese, sul versante nord-occidentale dell’isola.
L'intervento rientra nel progetto per la tutela del Mediterraneo "Le città che respirano" e vede insieme Nespresso, Legambiente e AzzeroCo2 all’interno della campagna nazionale Mosaico Verde con il supporto scientifico del dipartimento di biologia ambientale dell'Università La Sapienza di Roma.
L’obiettivo dell'intervento di ripristino, spiega una nota, è quello di contribuire a ristabilire l'equilibrio dell'ecosistema marino locale attraverso un intervento che si basa sulla metodologia sviluppata dal Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università La Sapienza di Roma, che prevede l’utilizzo di materiale vegetale di recupero. Questo significa che l’opera di ripristino vede il trapianto di talee di Posidonia oceanica recuperate esclusivamente dai fondali dell'isola: non si tratta quindi di piante prelevate da praterie sane, ma di frammenti rinvenuti staccati naturalmente dall'azione delle mareggiate o dall'impatto degli ancoraggi.
L'intervento prevede inoltre l’utilizzo di piccoli picchetti progettati per degradarsi in pochi anni una volta che la pianta è completamente radicata, senza danneggiare l'ambiente circostante. L’area dell’intervento è stata inoltre delimitata con 2 boe segnaletiche e informative, con l’obiettivo di fare da deterrente per l’ancoraggio delle imbarcazioni e salvaguardare il corretto attecchimento e la crescita delle talee trapiantate.