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Concordia, 10 anni dopo ultima cerimonia pubblica

La notte del 13 Gennaio 2012 il naufragio costato la vita a 32 persone a bordo della nave da crociera. Stasera la fiaccolata poi il suono delle sirene

Il naufragio

La musica, la festa. Poi alle 21,45 e 7 secondi l'acqua, il panico, la nave con al comando Francesco Schettino che si coricava nelle acque scure del mare di notte. Era il 13 Gennaio 2012. Sono passati 10 anni dal naufragio della Costa Concordia davanti all'Isola del Giglio costato la vita a 32 persone che vi si trovavano a bordo, passeggeri e personale.

Furono 150 i vigili del fuoco accorsi per prestare soccorso, 60 i salvataggi. C'erano da ricercare i dispersi, da confortare e tenere al caldo i sopravvissuti, da recuperare le salme. L'ultima sarebbe stata rintracciata oltre due anni dopo in una cabina al ponte 8: era quella del cameriere indiano Russel Rebello.

E oggi è il giorno del ricordo all'Isola del Giglio, l'ultimo con cerimonia pubblica secondo la volontà espressa da Sergio Ortelli, sindaco oggi come allora. Per decisione del consiglio comunale gigliese infatti la tragedia verrà ricordata perennemente come "Giornata della Memoria", ma senza clamori e in una dimensione più intima e di comunità. Oggi intanto alle celebrazioni ha presenziato il sottosegretario alla presidenza del consiglio Franco Gabrielli: all'epoca era a capo della Protezione civile e fu commissario per l'emergenza.

Quella notte il Giglio dette una prova di cuore. Oggi, nel decennale, la replica. Alle 13 le motovedette si dirigeranno a Punta Gabbianara, dove verrà deposta in mare una corona di fiori. Le iniziative proseguiranno poi nel pomeriggio con la presentazione del libro ‘La Notte della Concordia’ di Sabrina Grementieri e Mario Pellegrini e a seguire della relazione sul ripristino dei fondali da parte dell’università La Sapienza.

Infine la fiaccolata, con la processione che a partire dalle 21,30 si snoderà dalla chiesa di Giglio Porto fino alla lapide commemorativa collocata sul Molo di Levante. Qui alle 21,45 e 7 secondi è prevista la ‘tufata’, con il suono delle sirene delle imbarcazioni, seguita dalla preghiera per le vittime e dalla scopertura della lapide ‘preghiera del marinaio’.