Cronaca

Dallo stalking al revenge porn, è allarme violenza online

Aumenta in maniera esponenziale il numero delle donne intrappolate dalle minacce sul web alla loro libertà e sicurezza

La violenza di genere è una piaga sociale anche in Toscana, solo ieri l'ultima vittima: il marito è stato fermato in Lunigiana ed ha confessato. Ma la violenza di genere è anche un fenomeno complesso. Si traveste spesso da “amore geloso” e confonde le proprie tracce anche online, si struttura nel tempo come una spirale che, piano piano, intrappola la vittima e la costringe all’isolamento e alla paura. Proprio per questo la polizia postale si impegna quotidianamente in attività di sensibilizzazione rivolte ai più giovani e al mondo degli adulti.

E’ importante, sottolineano dalla Polposta, saper riconoscere i primi segnali di controllo, i tentativi di sottomissione che oggi possono passare dall’uso distorto di smartphone, app e social network, che minacciano concretamente la libertà e quindi la sicurezza delle donne in rete.

I dati rilevati a livello nazionale nei primi dieci mesi del 2023 non sono rassicuranti: sono 826 i casi di violenza di genere online contro le donne gestiti dalla polizia postale, condotte cibernetiche con cui in molti casi persone vicine alla cerchia di fiducia della donna cercano di invadere, contaminare e minacciare il suo mondo, controllandone ogni singolo aspetto. E’ imponendo controllo psicologico, come nello stalking e nelle molestie sui social, che si realizzano aggressioni che, pur non toccando fisicamente le vittime ne travolgono la vita, cancellando ogni concreta traccia di serenità. E quando invece è la vita intima ad essere oggetto di manipolazioni e minacce, come nel revenge porn e nella sextortion, è proprio in quel momento che si compie l’aggressione concreta al senso di libertà e sicurezza delle donne.
Le vittime sempre più spesso si collegano al portale online della polizia postale dove trovano uno spazio protetto.