Chi guida da qualche anno sa bene cos'è il “modulo blu”: quel foglio ripiegato con cura nel cruscotto, in genere tra il libretto e la carta di circolazione, pronto (si spera inutilmente) a uscire solo in caso di incidente. È la constatazione amichevole, lo strumento che aiuta a chiarire le responsabilità e a velocizzare le pratiche assicurative dopo un sinistro. Finora è sempre stato cartaceo, scritto a mano sotto la pioggia o in mezzo al traffico. Ma ora le cose stanno cambiando davvero: la versione digitale è realtà. E non è un esperimento da visionari, ma una novità già in vigore.
I tempi cambiano e anche il fatidico “modulo blu” entra nell’era digitale. Lo prevede il Regolamento IVASS n° 56 del 25 marzo 2025, in vigore dall’8 aprile: le compagnie assicurative dovranno offrire ai clienti la possibilità di compilare e inviare la denuncia di sinistro anche in formato elettronico, tramite app o piattaforma web.
Il modulo digitale non sostituisce (almeno per ora) quello cartaceo, che resta valido e utilizzabile. La scelta tra i due formati spetterà al conducente o al proprietario del veicolo. Le imprese hanno 12 mesi di tempo per adeguarsi, con scadenza fissata al 7 aprile 2026.
La procedura digitale richiederà i dati della polizza, del veicolo e dei conducenti, oltre a eventuali foto dell’incidente. La firma potrà avvenire tramite SPID o CIE. L’obiettivo è semplificare la gestione dei sinistri, rendendola più rapida, sicura e accessibile anche da smartphone o computer. Una transizione pensata per modernizzare senza escludere: chi preferisce carta e penna potrà ancora contare sul vecchio modulo. Ma il futuro, ormai, è sempre più digitale.