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Ondata di maltempo ed i frutteti tremano

La maggiore preoccupazione deriva dal rischio di precipitazioni abbondanti e grandinate. Per la Toscana la produzione maggiore in Valdichiana

Frutteto in Toscana - foto di archivio

Non si arresta l'allarme dell'agricoltura dalle campagne, anche quelle toscane sono sempre più vittime dei cambiamenti climatici. In questo autunno 2023 le coltivazioni sono rimaste ingannate dal caldo fuori stagione e adesso il timore è per l'arrivo del maltempo.

A rischio quindi, secondo Coldiretti, sia le colture che per il caldo hanno prolungato la stagione dalle melanzane ai peperoni, dalle zucchine ai cetrioli, mentre sono ancora in corso le raccolte del pomodoro da salsa, del mais e del riso ed è appena iniziata quella delle olive con il centro nord che ha già perso 1/3 della produzione, ma anche i frutteti, in Toscana è portante all'economia la produzione in Valdichiana, si teme per gli agrumi, per mele e pere che sono in piena fase di raccolta e per le produzioni di cachi e kiwi dove una grandinata può devastare il lavoro di un intero anno.

Dall’inizio dell’anno l'Italia è stata investita in media da oltre 10 eventi estremi al giorno (in Toscana questa estate ne sono stati registrati 35) sulla base delle elaborazioni Coldiretti su dati Eswd (European sever weather database) che hanno causato il crollo del 10% della produzione di grano, del 60% per le ciliegie e del 63% delle pere mentre il raccolto di miele è sceso del 70% rispetto allo scorso anno, secondo l’analisi Coldiretti e si registrano un calo anche per il pomodoro e per la vendemmia (-12%).