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Nazionale, esonerato il ct Luciano Spalletti

Il tecnico di Certaldo è stato rimosso dall'incarico da Gravina, ma sarà in panchina contro la Moldavia: firmerà la risoluzione del contratto

Luciano Spalletti

La sconfitta contro la Norvegia nella prima gara di qualificazione ai campionati del mondo del 2026, che si disputeranno tra Stati Uniti, Canada e Messico, è costata l'incarico al commissario tecnico Luciano Spalletti.

Il 3-0 contro Haaland e compagni, che complica terribilmente il cammino degli Azzurri, che potrebbero dover passare nuovamente dalle forche caudine degli spareggi per arrivare al Mondiale, ha scatenato la ridda di voci intorno all'ex allenatore del Napoli del terzo Scudetto.

Tant'è che lo stesso presidente della Federazione italiana giuoco calcio, Gabriele Gravina, al Festival della Serie A non ha confermato con certezza la permanenza di Spalletti come allenatore della Nazionale.

E alla fine, in maniera del tutto paradossale, è stato lo stesso tecnico di Certaldo a confermarlo. "Ieri sera siamo stati insieme un bel po' con il presidente Gravina, e mi ha comunicato che sarò sollevato all'incarico - ha detto in conferenza stampa - io non avrei mollato, ma esonero è".

"Sono deluso anche da me stesso, non sono riuscito a tirare fuori il meglio da tutti i calciatori e a fare esprimere il mio gioco - ha aggiunto - sapevo che sedermi su questa panchina sarebbe stata una sfida difficile, ma ero convinto che saremmo potuti arrivare ai prossimi Mondiali. Con questi risultati so di avere creato problemi al movimento calcistico italiano e mi dispiace soprattutto per questo".

La conferenza stampa di Spalletti si è poi interrotta improvvisamente, quando il tecnico si è alzato dopo che una giornalista gli ha chiesto se si fosse sentito tradito. Ha scosso la testa e, elencati i suoi collaboratori, ha preferito andarsene, tra gli applausi dei presenti.

Dopo la partita contro la Moldavia, snodo cruciale per le speranze di qualificazione, Spalletti firmerà la separazione consensuale con la Nazionale.