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Via Sms la truffa che inganna anche i più esperti

Addebiti inesistenti e link verso siti clone degli istituti bancari: il raggiro serve a carpire i dati. Difendersi si può, ecco come

La nuova truffa arriva via Sms sul telefonino

Arriva via Sms la truffa in grado di trarre in inganno anche gli utenti più esperti ed accorti: è quella cosiddetta del 'finto addebito', e si sostanzia nello smishing ovvero tende a carpire i dati bancari della vittima designata. 

Ma difendersi si può. Ecco a cosa fare attenzione e come evitare di cadere nel raggiro che sta raggiungendo anche molti toscani.

Il primo step è l'Sms che arriva sul telefonino, apparentemente da banche o servizi finanziari accreditati che annunciano addebiti sospetti sui conti personali. 

Calma e sangue freddo

I truffatori contano sull'effetto sorpresa che spinge a reagire d'impulso e con urgenza cliccando sul link proposto per bloccare l'addebito non riconosciuto. Che in realtà però non esiste, ed è la chiave della truffa. Quindi calma e sangue freddo, guai cliccare prima di essersi accertati della veridicità del messaggio.

Il link, infatti, conduce di norma a un sito clone del proprio istituto bancario. Ormai le tecniche di riproduzione dei portali e le competenze digitali dei malfattori sono avanzate, e il sito a cui la vittima viene reindirizzata è spesso proprio identico all'originale.

In alternativa, il link nell'Sms truffaldino attiva invece un software malevolo (malware) che assume il controllo remoto del dispositivo e sottrae i dati personali, bancari inclusi.

Come difendersi

Il primo passo per proteggersi da queste truffe è quello detto poc'anzi: sangue freddo. A volte è sufficiente frapporre pochi minuti tra la lettura dell'Sms e l'azione richiamata come urgente per rendersi conto che sia meglio telefonare al proprio istituto bancario o alla propria agenzia finanziaria per verificare di persona, senza seguire nessun link.

Di norma, nessuna banca o ente reale chiede dati sensibili via Sms o invitando a seguire vie digitali senza accreditamento di sorta.

Dunque, ecco i 'non':

Così la truffa sarà fallita. Una volta in salvo, si potrà segnalare il tentativo di smishing alla banca o all'ente di riferimento e alla polizia postale.