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Jihad in Toscana, dieci nomi nel mirino

Per gli investigatori sarebbero vicini all'estremismo islamico e fabbricanti di armi. Controlli e perquisizioni a Quarrata, Firenze, Prato e Grosseto

L'operazione, scattata ieri mattina nell'ambito di un'attività d'iniziativa della polizia, coordinata dalla direzione centrale polizia di prevenzione del Viminale, era volta ad accertare la presenza di armi che, secondo gli inquirenti, sarebbero state possedute e addirittura costruite dalle persone oggetto delle perquisizioni.

Si tratterebbe, secondo quanto emerso. di cittadini marocchini, tunisini e pakistani. E se i controlli non avrebbero portato a rinvenire armi, munizioni o esplosivi, è stato tuttavia acquisito materiale documentale, anche contenuto su supporti informatici, ora al vaglio degli investigatori.

Escluso, al momento, che il blitz sia stato ordinato per trovare legami con la vicenda di Maria Giulia Sergio, la donna di 27 anni che ora si fa chiamare Fatima e che è sospettata di essere uno dei "foreign fighters" italiani in Siria, e che avrebbe vissuto per circa due mesi proprio in provincia di Grosseto.