Monitor Consiglio

Keu e le responsabilitá politiche della sinistra

“Come ex Presidente della Commissione d’inchiesta mi auguravo di essere invitata e poter parlare di mafia al dibattito della Cgil”

Elena Meini

"Non tutta la politica è stata debole nel caso Keu, lo è stato il Pd. Generalizzare, come ha fatto il segretario della Cgil Toscana, può far comodo a qualcuno, ma non assolve chi ha dimostrato debolezza. Un’obiezione che avrei mosso nel corso del convegno organizzato dal sindacato, se solo mi avessero invitata in qualità di presidente della Commissione d’inchiesta”.

Così Elena Meini, capogruppo in Consiglio regionale della Lega a commento degli esiti del convegno sulle infiltrazioni mafiose in Toscana, tenutosi ieri a Firenze.

"Come Presidente della Commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose - precisa l’esponente leghista - ho, infatti, avuto modo di analizzare la criticità, di provare a porre proposte per combattere la mafia che non ha colore politico; nel corso dello svolgimento del mio lavoro, è emerso chiaramente come vi sia stata una commistione fra imprenditori e politici appartenenti esclusivamente però ad un solo partito e non è corretto generalizzare. Evidentemente, gli organizzatori temevano che avrei ribadito questo lampante concetto, avrei magari mostrato come ancora ci sono dei vulnus nella vicenda e hanno ritenuto di non coinvolgermi”,

“Lo scandalo Keu ha messo anche a repentaglio la salute di molti cittadini, oltre che aver contaminato l’ambiente e per noi preservare entrambi non deve avere nessun tipo di colore politico o ideologia. Abbiamo piena fiducia nel lavoro della Magistratura chiamata a individuare eventuali responsabilità penali. Per quelle politiche, invece, siamo molto avanti: lo scandalo Keu è una macchia indelebile per la nostra Toscana, non a causa di tutta la politica, ma di una parte specifica che, evidentemente, Cgil non vuole riconoscere" conclude Elena Meini.