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La Corte dei Conti assolve Renzi in appello

La magistratura contabile ha ribaltato la sentenza che aveva condannato il premier per danno erariale per alcune assunzioni ai tempi della Provincia

A dare la notizia dell'assoluzione è stato lo stesso presidente del Consiglio, che nel post scriptum alla sua tradizionale Enews ha scritto: "Qualche anno fa vi ho dovuto annunciare che la Corte dei Conti mi aveva condannato a pagare 14mila euro per un atto amministrativo della Provincia di Firenze. Ho subito su questo attacchi, sui media, cartelloni e sceneggiate del M5S in Parlamento, polemiche politiche violente. Oggi condivido una piccola soddisfazione: l'appello ha annullato la condanna e la verità viene finalmente ristabilita".

Era il 2011 quando Renzi fu condannato dalla Corte dei Conti per aver procurato un danno erariale da oltre 2 milioni di euro alla Provincia per aver assunto 4 persone, dando loro, illegittimamente, la carica di dirigente e piazzandoli alla guida di un organo che avrebbe dovuto essere monocratico. La condanna fu a 50 mila euro di ammenda, di cui 14 direttamente a carico di Renzi.

Ora i magistrati hanno ribaltato la sentenza. Secondo l'avvocato dell'attuale premier, Alberto Bianchi, l'assoluzione ricalca i motivi per cui è stato fatto appello, in particolare il fatto che l'inquadramento contrattuale fu ritenuto da Renzi legittimo sulla base di quattro pareri degli uffici tecnico-amministrativi della Provincia.