Nuova indagine su Denis Verdini, l'uomo forte di Forza Italia in Toscana. Dopo il rinvio a giudizio deciso dal gup di Firenze, Fabio Frangini, per la presunta truffa ai danni dello Stato che il parlamentare azzurro avrebbe condotto attraverso la Società Editoriale Toscana (Ste), che pubblicava Il Giornale della Toscana, e la Settemari Scarl, editrice di Metropoli Day, la magistratura contabile ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di danno erariale.
Siamo solo alle prime battute ma la Corte dei Conti ritiene che la truffa sia quantificabile in circa 10 milioni di euro. Insieme a Verdini sono finiti nei fascicoli degli investigatori contabili anche gli altri protagonisti dell'inchiesta penale che pende sulla vicenda, tra cui Arturo Parisi, coordinatore di Forza Italia in Toscana.
L'ipotesi di truffa al Dipartimento dell'editoria si inserisce nella maxi inchiesta sul Credito Cooperativo fiorentino e interessa il periodo tra il 2005 e il 2009. I magistrati ritengono che Verdini abbia costituito cooperative fittizie dentro le quali non lavorava di fatto nessuno, ma che a loro volta avrebbero rilevato altre cooperative, allo scopo di rastrellare i fondi pubblici riservati alle imprese editoriali.