Arte

La fortuna dei Primitivi

​Continua “Un anno ad arte 2014” a Firenze con la mostra "La fortuna dei Primitivi. Tesori d'arte dalle collezioni italiane fra Sette e Ottocento"

La mostra, organizzata alla Galleria dell'Accademia, è dedicata alla nascita del collezionismo della produzione dei cosiddetti “Primitivi”, un tipo di collezionismo sviluppatosi in Italia tra il Settecento e l'Ottocento.

La mostra coincide con i 50 anni dalla pubblicazione del libro di Giovanni Previtali “La fortuna dei Primitivi” che tracciava la storia della nascita dell'interesse dei collezionisti verso i pittori che avevano preceduto Michelangelo, Raffaello e gli altri grandi maestri. E questi collezionisti e il loro interesse per i Primitivi sono alla base di questa esposizione.

Sono circa 42 i collezionisti in mostra che dalla metà del Settecento fino al primo Ottocento hanno raccolto opere della tarda antichità cristiana, del Medioevo e del Primo Rinascimento. Nelle sale sono esposte sculture, pitture, oggetti di arte suntuaria e codici miniati appartenuti alle collezioni di Agostino Mariotti, Stefano Borgia, Sebastiano Zucchetti, Alexis-François Artaud de Montor, Tommaso Obizzi, Padre Francesco Raimondo Adami, Alfonso Tacoli Canacci, Ottavio Gigli. Tutti personaggi di varia estrazione sociale, spesso membri del clero.

Tra gli artisti in mostra il Maestro della Maddalena, Arnolfo di Cambio, Bernardo Daddi, Taddeo Gaddi, Nardo di Cione, Lippo Memmi, Ambrogio Lorenzetti, Pietro da Rimini, Beato Angelico, Attavante degli Attavanti, Andrea Mantegna, Cosmè Tura, Piermatteo d’Amelia e Giovanni Bellini.

Le opere in mostra sono divise in piccole sezioni introdotte dall'effige del collezionista al quale erano appartenute.

La mostra a cura di Angelo Tartuferi, Direttore della Galleria dell'Accademia, e Gianluca Tormen, sarà visitabile fino all'8 dicembre 2014.