Attualità

Concordia, la Francia frena e striglia il governo Renzi

Il ministro Ségolène Royal ha chiesto a Galletti garanzie sull'assenza di rischi da inquinamento durante il viaggio del relitto fino a Genova

Il ministro francese Segolene Royal

Secondo il sito Corse.Net.com, l'intervento del governo francese è stato sollecitato dal sindaco di Bastia, Gilles Simoni, preoccupatissimo per il passaggio del transatlantico al largo di Capo Corsica.

E proprio al sindaco il ministro Royal ha spiegato in una lettera di aver chiesto al governo italiano la prova scritta e incontestabile del pompaggio completo degli idrobarcuri dai serbatoi, garanzie sull'assenza di rischi legati ad altre sostanze pericolose e un itinerario preciso del convoglio, definendo ''inaccettabili'' approssimazioni su questo punto. La Royal ha chiesto rassicurazione anche sui mezzi di accompagnamento previsti dalle autorità italiane per la Concordia

''Il prefetto marittimo del Mediterraneo Yves Joly ha comunque già previsto di inviare nella zona una nave di sostegno e assistenza contro l'inquinamento - ha scritto ancora la Royal - Incontrero' il ministro italiano Galletti e gli dirò che, in asenza di queste prove, è impensabile autorizzare la partenza della Concordia''.

Per adesso,  i controlli effettuati quotidianamente dall'Arpat sulle acque del Giglio non hanno rivelato problemi particolari a parte un aumento della concentrazione del rame, cinque volte piu' elevata vicino alla nave. ''Non si tratta di una sostanza indicata dalla legge come pericolosa - hanno dichiarato i tecnici dell'Arpat - La situazione sarò tenuta sotto controllo nei prossimi campionamenti''.

La concentrazione di rame misurata vicino al relitto è si 124 g/L mentre la soglia di legge per le acque potabili è di 10.000 g/L.