Monitor Consiglio

La legge sulla raccolta dei tartufi è equilibrata

"E' Falso dire che non si sono ascoltate le associazioni agricole. Sono state esaminate tutte le proposte di modifica ricevute".

Ilaria Bugetti

Nuova legge toscana sulla raccolta dei tartufi: Ilaria Bugetti, (Pd), presidente della seconda commissione Sviluppo economico e rurale, interviene nel dibattito apertosi dopo l’approvazione in Consiglio regionale.

“Il tartufo viene considerato un prodotto spontaneo dalla legge quadro del 1985 che, all’art.3, dispone che la raccolta dei tartufi, come per tutti i prodotti spontanei della terra, è libera, salvo tutelare i diritti di chi ha acquisito il titolo per coltivare tali prodotti - spiega Bugetti - Ed è esattamente da questo dettato di legge che ci siamo mossi per cercare di aggiornare e migliorare la legge regionale". 

"In sostanza si trattava di tutelare i diritti delle migliaia di liberi cercatori che in Toscana pagano ogni anno la tassa prevista per la propria attività o passione che dir si voglia - prosegue Bugetti - Questo non significa che non abbiamo tenuto conto delle legittime aspettative di chi della raccolta dei tartufi ha fatto una attività professionale o integrativa del reddito delle aziende agricole. La commissione, che ha recepito e discusso la proposta di legge arrivata dalla Giunta, ha fatto audizioni per mesi ed ha raccolto decine e decine di proposte mandate dalle associazioni agricole e le molte altre inviate dalle associazioni dei tartufai o da altri soggetti aventi diritto. Tutte le proposte, spesso contraddittorie e mirate alle esigenze dei singoli territori, sono state esaminate con la massima serietà, comprese le molte ricevute dalla Cia". 

"Alla fine , come avviene nella gran parte dei casi, si è ricercato il miglior equilibrio possibile tra chi avrebbe voluto spingere decisamente sulla libera ricerca e chi invece si preoccupava solo di tutelare gli interessi di chi coltiva o controlla le tartufaie - conclude Bugetti - Dire che si sono danneggiate le aziende e che non si sono ascoltare le associazioni di categoria è palesemente falso. Una legge non può tutelare solo alcuni interessi particolari. Voglio anche ricordare che con una risoluzione collegata alla legge, abbiamo dato mandato alla Giunta di predisporre il regolamento attuativo, con il quale si potranno meglio definire alcuni aspetti di dettaglio e garantire tutela a tutti coloro che, in modo diverso, sono interessati alla raccolta di quello che resta, fino a prova contraria, un prodotto spontaneo della natura”.