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Il made in Florence sbarca a Shanghai

Tra i risultati del viaggio di Dario Nardella in Cina, l'apertura di un design center sino-italiano e di un polo per la manifattura fiorentina

"Dopo il viaggio del 2006 dell'allora presidente del Consiglio, Romano Prodi, in Cina, noi italiani non abbiamo dato seguito ai contatti intavolati con Pechino, facendoci superare da tedeschi e francesi. Ora non dobbiamo commettere lo stesso errore".
E' questo l'auspicio del sindaco di Firenze, Dario Nardella, rientrato in città dopo aver passato quasi una settimana tra Nanjing, Ninbo e Shanghai. Un viaggio cui hanno partecipato anche il presidente della Camera di Commercio, Leonardo Bassilichi, e il consigliere comunale di Forza Italia, Mario Razzanelli, che in ragione dei suoi solidi contatti personali con la Cina, si è trasformato per qualche giorno nel consigliere particolare di Nardella per l'oriente. Un viaggio che al Comune è costato 2000 euro, mentre tutto il resto è stato finanziato da Toscana Promozione all'interno del progetto "Investing Tuscany"

Tra i risultati conseguiti dalla delegazione fiorentina in oriente c'è da segnalare l'apertura del primo design center sino-italiano di design a Shanghai e la realizzazione entro giugno del 2015 di un complesso immobiliare di 10 mila metri quadrati che ospiterà l'artigianato made in Florence e made in Italy.

Non solo. Nel 2016 il Maggio Musicale Fiorentino effettuerà una tournè nelle tre città visitate dalla delegazione guidata da Nardella mettendo in scena, probabilmente, la Turandot di Giacomo Puccini.

Tutto questo con uno scopo: aumentare il flusso di investimenti cinesi in Italia, ma anche attrarre turisti facoltosi in Italia. Nei primi 6 mesi Firenze ha registrato un +15,5% di arrivi di turisti ad alta capacità di spesa, l'obiettivo è portare questa percentuale al 25% di media".